giovedì 22 ottobre 2009

Il sorpasso

Il sorpasso è avvenuto.
I lettori del sito di The Huffington Post sono diventati (molto) più numerosi dei lettori del Washington Post.
Non ci sarebbe niente di male, sarebbe solo una battaglia tra editori se non fosse che l'Huffington Post è un blog, creato e gestito da Arianna Huffington.
Nell'ultimo anno l'Huffington è cresciuto del 26% fino alla verticinosa cifra 9,4 milioni di lettori unici, mentre nello stesso periodo il Washington (o la Washington Post, secondo alcuni puristi) è sceso del 29%, a quota 9,2 milioni.
Prima o poi doveva succedere. Era inevitabile.
La convergenza è dappertutto. Non è mai stato facile come adesso raggiungere un grande pubblico, il problema è interagire con il pubblico che si è raggiunto.
E in questo cambiamento che si gioca tutto, perchè impattano sul modo con cui la gente si comporta. (La gente siamo noi, sono io che scrivo, sei tu che leggi, che hai voglia di confrontarti e avere un feedback, che vuoi essere trattato come persona e come cliente...).
Alcuni dati che dimostrano il trend in corso:
- In America il numero dei lettori dei quotidiani stampati è sceso di oltre 7 milioni, mentre il numero di lettori on line e blog è cresciuto di 30 milioni.
- Negli ultimi 2 mesi la quantità di video caricati su You Tube è stata superiore al totale di ore trasmesse dalle televisioni americane 7 giorni su 7 a partire dal 1948!
- Il numero di visitatori dei siti di informazione americani è di circa 10 milioni al mese, mentre il numero di visitatori di Facebook, My Space e You Tube è di circa 250 milioni.
- 6 anni fa non esisteva nessuno dei tre social network appena citati...

Un bel trend, vero?

martedì 20 ottobre 2009

Good morning America

Da ormai 5 giorni mi trovo a Washington per l'annuale Partners conference. I ritmi sono frenetici come sempre in queste occasioni, e il fuso non aiuta.

In questa occasione mi sono autoinventato il ruolo di reporter per l'azienda, sto scrivendo dei post quotidiani sul corporate blog.

Sono appena tornato dalla conferenza stampa al National Press club, una bella e nuova
esperienza, non c'è che dire.

Una cosa che mi colpisce sempre dell'America è la facilità con cui si riescono a scambiare esperienza e la velocità con cui si riescono a sviluppare progetti nuovi.

Ho un sacco di idee in in testa per quando ritorno.... Stay tuned

giovedì 8 ottobre 2009

Reinventare le regole del gioco

Per chi fa il mio mestiere è indispensabile essere sempre aggiornati sui trends del momento, capire cosa e chi proporre quando si pianificano le attività.

Quando devi cercare un keynote speaker hai sempre il problema di trovare quello giusto, quello trendy, che è in linea con il tuo business, con i valori dell’azienda, che può orientare ed ispirare l’audience.

E qui le agenzie di speaker placement possono fare la differenza.

Ieri sera a Londra ho partecipato a una bella serata, organizzata dal “London Speaking Bureau”, nella persona di Maria Franzoni, vulcanica ed energetica padrona di casa.

Speakers e clienti si sono incontrati ad un cocktail e semplicemente si sono parlati e si sono scambiati delle opinioni e in qualche modo di sono confrontati e presi le misure.

Un modo informale ma estremamente professionale per mettere insieme domanda e offerta, per allieneare e allinearsi, ma anche per conoscere e capire.

E tra strategisti, economisti, opinionisti, futurologi, uomini di sport e di spettacolo, anchorman e business man ce n’era veramente per tutti i gusti.

E Maria sta cambiando le regole del gioco. Ecco come.

La crisi che faticosamente stiamo cercando di lasciarci alle spalle sta trasformando il modo di dare business.

In questo caso è sufficiente pensare a quanti eventi sono stati cancellati o rimandati quest’anno.

Niente eventi, niente speakers placement, niente speakers. Tutto si ferma, tutto bloccato.

E allora, ecco la novità. Non più l’azienda al servizio dello speaker, spesso idolatrato e conteso a suon di quattrini ma è lo speaker che si promuove, che si propone, che si affida ad un’agenzia più innovativa dell’altra.

E l’agenzia più che mai diventa consulente dell’azienda, propone e caldeggia gli speakers più in linea con il business del cliente, insomma crea un ulteriore valore aggiunto nella sua proposizione.

Dimenticavo...Dagli incontri che ho avuto ieri sera, i trends del momento li riassumerei in: Organic e Sustainable.