martedì 13 aprile 2010

Così lontano, così vicino

Prima che io mi fiondi alla prima sessione del secondo giorno del nostro Enterprise Intelligence Summit, vorrei fissare sul blog alcune riflessioni sulla primo giorno. È stata una giornata molto intensa al termone della quale ci siamo trasferiti per la cena di gala all'aeroporto Tempelhof, che è stato chiuso nel 2008 e che da allora è utilizzato come location per eventi. Ha fatto da set per numerosi film come “Scandalo Internazionale” di Billy Wilder, o “Così lontano, così vicino” di Wim Wenders con la famosa colonna sonora degli U2, “Stay”. Cosa ancora più importante, fu il centro del ponte aereo di Berlino nel 1948/9 quando le ferrovie e le strade che portavano alla parte occidentale della città erano bloccate. Fu proprio a Tempelhof che i “Raisin Bombers” atterrarono portando alla popolazione di Berlino il cibo e l'indispensabile per circa undici mesi.

Come sono cambiati i tempi! Ora generi alimentari e beni di consumo si trovano con facilità e in abbondanza tanto che i retailers devono fare a gara per attirare clienti, e lo fanno cercando di offrire loro la migliore “shopping experience” possibile. Che significa? In poche parole e sintetizzando l’intervento del Dr. Gerd Wolfram, responsabile del reparto informativo di METRO Group, creare un dialogo costante e coerente con il cliente attraverso sofisticati canali di vendita. L'iniziativa future store di Metro permette al cliente di creare shopping list e di ricevere informazioni aggiuntive sui prodotti grazie a un mobile shopping assistant (MSA) che gli viene fornito quando entra nel punto vendita. A proposito di dati, anche di questi oggi ne abbiamo più che in abbondanza. Il vero problema è come trasformare questi dati in una risorsa strategica per l'azienda. Con i dati giusti a disposizione si è il più vicino possibile alla comprensione di ogni singolo aspetto del proprio business. Ma se non si è in grado di dissotterrare il tesoro, cioè di estrapolare le informazioni dai dati – allora si è il più lontano possibile dal capire come gestire al meglio la propria attività, perfino peggio che non averli del tutto i famosi dati … Così lontano, così vicino.

Senza dubbio il professor Hans Rosling sarebbe d'accordo: ha dimostrato molto chiaramente che le decisioni prese in base a supposizioni non sono meglio di quelle prese da uno scimpanzé. Forte! Non ci sono alternative: se si vuole capire cosa sta succedendo nel mondo e intorno a noi è necessario considerare tutti i dati disponibili. Dimentichiamoci le “decisioni di pancia”.

Anche il trend-spotter Markus Lindkvist è in linea con quanto dice Rosling, e sostiene che il nostro pensiero può essere in contrasto con la realtà: vi sentite ancora come se aveste vent'anni anche se avete già passato i cinquanta? Un atteggiamento comune secondo Lindkvist. Questo succede perché tendiamo tutti a non vedere le cose per quello che sono realmente, ma a vederle per come siamo noi, e questo lo chiamiamo avere il punto della situazione. Per quanto riguarda il futuro, si tratta di imprevedibilità e di cose a cui non abbiamo mai pensato, dice Lindkvist. E io aggiungerei che faremmo meglio a preoccuparci se siamo realmente consapevoli di ciò che sta accadendo al giorno d’oggi dato che questa è una sfida che potrebbe cambiare le nostre abitudini e perfino il nostro modo di essere e di vivere.

Corro a prendere parte ai lavori di oggi: di sicuro non mi perderò gli interventi di Bob Pritchard, Joschka Fischer e di Geoff Burch. Muoio dalla curiosità…

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