sabato 30 ottobre 2010

Perchè fermarsi quando c'è tanto altro da scoprire?

Si dice che fra poco entreremo nell'era degli Zettabyte (1 miliardo di Terabyte). Che ormai è il termine numerico adeguato per misurare il traffico internet. Ma è pensabile che esistano ambienti analitici di tali dimensioni? Molte aziende clienti di Teradata lavorano con Terabyte di dati e riescono a realizzare cose incredibili. Che senso ha disporre di enormi volumi di dati, tanto per averli? Uno Zettabyte equivale a 1024 Exabyte, che a sua volta equivale a 1024 Petabyte, e il Petabyte club è ancora oggi un circolo molto esclusivo riservato ai clienti Teradata - anche se l'ammontare dei dati in loro possesso cresce ad un ritmo pazzesco. Che interesse possono avere a collezionare così tanti dati? Ci sarà pure un momento in cui una mole di dati così smisurata diventa un ostacolo ai fini analitici invece che essere un'opportunità, oppure no?

Ascoltando i “big guys”, non si ha l'impressione che si preoccupino molto delle dimensioni. I grandi volumi di dati sembrano piuttosto essere la loro palestra per sperimentare nuovi tecniche e per allenarsi in vista di nuove sfide. Mentre molti architetti di data warehouse si dedicano anima e corpo a progettare interventi in regime di economia, queste aziende sono impegnate a non farsi sfuggire neppure i minimi dettagli. Oliver Ratzesberger di eBay ha portato l'esempio di un suo collega che dice che non bisogna mai buttar via alcun dato, perché non sai mai quello che ti potrà servire in futuro. Il punto della questione è avere i dati pronti quando l'idea di business giusta arriva, invece di dover aspettare altri 12 o 30 mesi per raccogliere il materiale necessario ai vari test.

Questa sembra essere la differenza essenziale tra il Petabyte club e tutti gli altri, l'attitudine che così spesso li posiziona più avanti degli altri: stanno smettendo di utilizzare i dati per avere conferme di quello che già sanno per concentrarsi sulla scoperta di cose davvero nuove. Questo impone loro di acquisire dati di alta qualità e fine dettaglio piuttosti che dati riepilogativi. Ad esempio, memorizzare informazioni sulle transazioni di denaro permette di isolare e identificare modelli a lungo termine. Ma è l'interazione che un cliente ha con la società prima e durante l'acquisto che racconta tutta la storia, specialmente quando la vendita non dovesse aver luogo alla fine del processo – che è forse il caso più interessante. Sui siti web dei semplici dettagli di usability si possono rivelare generatori di vendite di massa. Ma voi non ne sarete a conoscenza, a meno di monitorare e analizzare le interazioni con i clienti. I membri del Petabyte club lavorano con l'obiettivo di essere in grado di accorgersene al momento opportuno.

La lezione da imparare da questi giganti è che quando si progetta un data warehouse e si pensa al reporting e a un po' di analisi ha senso guardare anche al di là dei primi anni. In una fase successiva, una volta che l'azienda avrà imparato a fare pieno uso delle proprie capacità di analisi e di conseguanza a porre un sempre maggior numero di domande al dipartimento di analisi dei dati, sarà finalmente in grado di prevedere, reagire e attivare eventi di business. Un esempio calzante è il settore delle telecomunicazioni. Alcuni anni fa molti avevano dubbi sui vantaggi di memorizzare i dettagli delle chiamate. Oggi la realtà è che chi non è in grado di analizzare questi dati perchè non li possiede, probabilmente faticherà persino a rimanere nel business visto che i suoi concorrenti, che quei dati invece li hanno, avranno un grande vantaggio competitivo.

Lo stesso sta accadendo con i dati OSS. Questi dati si stanno rivelando estremamente utili se si vuole comprendere che esperienza stanno facendo i vostri clienti con i vostri servizi. Ci sono, ad esempio, colli di bottiglia dovuti alla larghezza di banda che spingono i clienti ad andarsene dal vostro sito? E non c'è modo di individuare questi problemi in tempo reale e risolverli subito? Beh, certo che c'è, a meno che abbiate deciso di rinunciare a catturare quei dati in dettaglio.

Vale la pena di tenere bene a mente questa lezione, dato che tipologie di dati come quelli originati dai social media e da tutte le altre nuove fonti di dati stanno per essere integrati negli analytics di livello enterprise. Un semplice assortimento di dati non basta a fare primeggiare un'azienda nel proprio campo e sono perfettamente consapevole che questo potrebbe essere una sfida enorme per molte imprese: se gestire Petabyte di dati è stato come rompere il muro del suono, passare al livello Zettabyte è come cercare di viaggiare alla velocità della luce. E allora, rifacendomi a Freddy Mercury, il consiglio è Don't Stop – mai fermarsi e continuare a oltrepassare i limiti per arrivare a nuovi risultati e nuovi successi! Sono sicuro che nei prossimi 3-5 anni ne vedremo delle belle.

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