mercoledì 27 ottobre 2010

Viaggio nel tempo con il data warehouse

Non voglio certo alludere al jet-lag che senza dubbio si sta facendo sentire tra molti di quelli che, come me, sono venuti dall’Europa. Il viaggio nel tempo di cui sopra è riferito piuttosto all’eccezionale annuncio fatto oggi alla Teradata Partners conference, almeno dal mio punto di vista.

Come avevo anticipato ieri, le novità tecnologiche al media briefing di oggi sono state moltissime, ci tornerò su fra poco. Fermiamoci un attimo a pensare: ci siamo mai chiesti perché abbiamo preso una decisione che si è rivelata essere totalmente sbagliata?

Quando è capitato, sono sicuro che poi abbiamo provato a trovare una spiegazione: sicuramente non abbiamo prestato abbastanza attenzione ad alcuni elementi, o ci siamo fatti distrarre da altri, e poi ci siamo ripromessi di non commettere più quell'errore né alcun tipo di errore.Il Data Warehousing si occupa proprio del supporto decisionale; infatti a chi si chiede perché certe decisioni sono state prese in una certa maniera basterà riavvolgere i dati per avere una visuale più completa.

Finora non è stata una cosa molto semplice da fare per diversi motivi: i dati vengono modificati col tempo, alcuni vengono sovrascritti, e questo è il motivo per cui siamo abituati a scattare delle “istantanee” di tanto in tanto. Anche così però non è abbastanza per capire esattamente quando sono avvenuti certi cambiamenti e soprattutto che effetto questi hanno avuto sui dati.

Fino ad oggi la soluzione di tale problema avrebbe richiesto un’enorme quantità di lavoro manuale (con codici estremamente complessi): oggi questo compito è svolto interamente dal Teradata Database 13.10.

L’effetto di questa novità sarà molto simile a quello della soluzione geospaziale di qualche tempo fa: si è sempre fatto affidamento sui codici di avviamento postale per venire a capo del problema della individuazione geografica, ma da quando è stata introdotta la soluzione geospaziale tutte le applicazioni mobili l'hanno subito adottata. Scommetto che il pulsante di riavvolgimento temporale si troverà ovunque nei prossimi anni, e lo si potrà utilizzare per scoprire quali informazioni si possedevano realmente al momento di una certa decisione, o anche per renderlo evidente ad altri.

Grazie a questa soluzione si potrà rispondere molto più facilmente ed accuratamente a moltissime domande relative al business. Questa idea mi affascina moltisimo, forse perché mi fa venire in mente il film Ritorno al Futuro, che è uscito in Italia esattamente 25 anni prima di questo annuncio di Teradata. Se potessi tornare agli anni ’80, probabilmente ora starei ascoltando un vinile degli U2.

Mi chiedo se mi sentirei più come “Marty McFly” (Michael J. Fox) che non si rendeva pienamente conto di ciò che gli stava succedendo, oppure come “Doc”, sempre e completamente a suo agio.

Ma ora torniamo alla conferenza con le altre novità più interessanti:


- Teradata offre un Unified Logical Data Model che consente alle aziende di mappare tutte le loro value chains dall’inizio alla fine (e probabilmente superare le barriere di ogni singolo settore che prima erano trattate con specifici LDM)


- Una Platform family, che ora conta 5 componenti, che ha migliorato performance, storage e facilità di utilizzo


- Teradata Relationship Manager ha incorporato i moduli per coinvolgere i clienti su smartphone, iPad e siti di social media in pochi secondi - con tutte le conoscenze memorizzate nel data warehouse a portata di mano


- Il Portfolio Teradata Accelerated Analytics ora include nuovi tipi di dati, tecnologie emergenti, ottimizzazione dei partner, e strumenti per lo sviluppo di applicazioni.




Anche i nostri partner hanno presentato parecchie novità, ma oggi non sono in grado di parlarne: non avendo il dono dell’ubiquità non posso essere presente a tutte le sessioni parallele. Mi impegno però a parlarne il più presto possibile.

A presto!

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