venerdì 23 maggio 2008

Jim Collins e la leadership di 5° livello

Lunedi sera sono andato in Bocconi all'incontro organizzato dall'AMSDA con Egon Zehnder, e ottimamente moderato dall'amico e compagno di MBA Luca Martinetti Osculati.

Mi interessava l'accattivante tema della serata, SUCCESSFULLY MANAGING YOUR CAREER IN A CHANGING GLOBAL ENVIRONMENT , che infatti è stato analiticamente trattato bene dai consulenti di Egon Zehnder sotto 3 importanti aspetti:
  • il mercato
  • l'azienda
  • la persona
Ovviamente uno degli aspetti per me più interessanti della serata è stato per me il tema della leadership, e mi è piaciuto molto il punto di vista esposto, ovvero la diametricamente opposta posizione tra il manager - "che sta in cima alla piramide", "agisce per comando", "usa la gerarchia" - e il leader, che ha una posizione diametrialmente opposta: "ispira", "guida con l'esempio", "non appare mai al top".

E hanno citato come esempio di tutto ciò il professor Jim Collins, che ha teorizzato la "leadership di 5° livello".

Vi invito a leggere subito la definizione che viene data sul sito di 12manage, il sito che consulto spesso per le definizioni di management.

Fatto? Interessante, vero? A riprova della sostenibilità della teoria, Collins ha analizzato e pubblicato in un libro i casi di aziende guidate con questo tipo di leadership che hanno avuto crescite continue per 15 anni consecutivi.

Cosa mi sono portato a casa dalla serata in Bocconi (in aggiunta all'aver incontrato un po' di amici?).

Che le aziende guidate dalla gerarchia non saranno le più performanti, che ci saranno sempre più leader che guideranno le imprese con fermezza ma sottovoce, che conteranno di più gli esempi dei leader.

Che i riti, i miti e le leggende all'interno delle organizzazioni saranno alimentati da questi esempi concreti e silenziosi, in grado di motivare e ispirare tutti.

Perchè se non vai a lavorare motivato è dura. O no?

Ah, il libro di Collins si intitola Good to Great. Lo andrò a comprare sabato.
Poi vi racconto.

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