lunedì 5 maggio 2008

Lui, lei, l'altro

Ok, provo a dire la mia sulle mancate nozze tra Microsoft e Yahoo.

E sul terzo incomodo, Google.

Ruoli: Microsoft è "lui", Yahoo è "lei", Google è "l'altro".

Lui avrebbe voluto sposare lei per tanti motivi: perchè dal matrimonio potevano nascere dei benefici interessanti per gli azionisti; perchè c'è la ricca torta della pubblicità on line da conquistare; perchè c'è il mercato delle applicazioni desktop da difendere; perchè il mondo sta cambiando e vogliamo accedere a tutte le informazioni sempre, ovunque e con qualunque device, non solo dal pc e dall'ufficio.

E perchè l'altro (Google) è tosto da matti, è sveglio e ha le idee chiare a proposito di tutto ciò che riguarda il 2.0 e dintorni.

Una bella acquisizione avrebbe ribilanciato il mercato e creato nuovi equilibri tra i giganti.

Ma non se ne è fatto niente. E tutto torna come prima? Certo che no. Innanzitutto gli azionisti di Yahoo saranno un po' nervosi e viceversa gli speculatori di queste settimane un po' eccitati (tra poco chiuderà wall street e yahoo sta segnando un bel -15%...).

E poi si è aperta una crepa, che diventerà uno squarcio, che diventerà un terremoto.

Penso che Microsoft cambierà ancora una volta strategia, così come fece agli albori di Internet, e che investirà tonnellate e tonnellate di dollari sul 2.0, dato che non è riuscita ad acquisire Yahoo.

Penso che Yahoo abbia rifiutato il matrimonio perchè in realtà sia più attratta dall'altro, insomma Yahoo e Google sono più sinergici che non Microsoft e Yahoo. E l'altro non è detto che debba proprio essere Google, potrebbe essere AOL Time Warner, o qualcun altro che opera nel campo dei media. L'altro non è un azienda IT.

E poi Microsoft e Yahoo non sono sinergici: Yahoo sarebbe stata strumentale a Microsoft, non sinergica.

E i giovanotti di Yahoo non hanno intenzione di sparire e ritirarsi: non proprio adesso che Internet sta cambiando ancora pelle, non adesso che comincia il bello.

Se Filo e Young - i fondatori di Yahoo - riusciranno a convincere gli azionisti circa il rifiuto di ieri, ne vedremo delle belle.

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