lunedì 28 aprile 2008

Anytime, Anywhere, by Anything and Anyone. E' u-Japan, baby

15 euro al mese per essere sempre connessi. Sempre, ovunque, tutti, e con qualunque device.
E’ quello che succederà in Giappone nel 2010, quando tutti i 127 milioni di giapponesi potranno collegarsi alla banda larga principalmente grazie a NTT, il principale operatore telefonico del Paese.

Il progetto è stato annunciato nel 2004 dal governo Koizumi è ora in fase avanzata, e proprio a partire dal 2010 avrà la quasi totale copertura dell’intero territorio a 100 megabit al secondo.

Ci sono opinioni contrastanti sul ritorno atteso dall’investimento in infrastrutture, ma l’aspetto che più mi interessa è l’impatto che questa gigantesca operazione di livellamento sociale avrà sulla vita dei giapponesi.

Di tutti i giapponesi, compresi gli anziani, dato che l’aspettativa di vita è di 82 anni e nascono sempre meno bambini….

Cambierà la cura della salute, l’educazione scolastica, la formazione professionale, i trasporti pubblici e privati. Cambiare l’approccio e la fruibilità del lavoro. Insomma, cambierà radicalmente il loro modo di vivere e di lavorare.

Ah, ecco due dati per far capire meglio di cosa stiamo parlando: in Giappone hanno investito in questo progetto l’equivalente di 49 miliardi di dollari con la tecnologia Ftth (fiber to the home, fino in casa), per arrivare al 95 % di copertura del territorio.

In Italia l’investimento previsto dal principale operatore telefonico - Telecom Italia – è l’equivalente di 237 milioni di dollari entro il 2009 nella tecnologia Fttc (fiber to the curve, fino alla centralina che poi smista fino alle abitazioni).

Meno dell’1 % dell’investimento giapponese.

E’ u-Japan, baby.

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