venerdì 11 aprile 2008

La leadership di Ringhio

Ringhio è Gaetano Gattuso, detto Ringhio, centrocampinsta del Milan classe 1978, proveniente da Schiavonea in provincia di Cosenza.
Chi mi conosce sa che non sono milanista, per cui il mio post è ancora più obiettivo.
Antonio d’Orrico lo ha intervistato per Corriere Magazine in edicola questa settimana, in occasione dell’uscita del suo secondo libro “il Codice Gattuso” (ebbene si, per chi se lo fosse perso, Ringhio ha già pubblicato “Se uno nasce quadrato non muore tondo, edito da Rizzoli). Il codice Gattuso è nato come un manuale di calcio, e contiene le 12 regole per diventare un buon calciatore, secondo lo stile e la visione di Gattuso.
Gattuso è uno con le palle. Mi piace perchè è uno che non molla mai, è serio e determinato, è uno che è arrivato da lontano e che ha faticato non poco prima di arrivare dove è arrivato e diventare due volte Campione del Mondo, con la Nazionale e con il Milan.
Insomma, Gattuso per me è un leader. Perché è coerente. Perché l’aspettativa che la gente ha nei suoi confronti è settata correttamente con il suo carattere da guerriero.
E perché le sue motivazioni sono sempre superiori alle motivazione dell’ambiente in cui operava.
Proprio come aveva teorizzato Vroom nel 1964, con la sua “Teoria dell’aspettattiva” e di cui vorrei parlare prossimamente.
Saluti da Venezia

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